Inquinamento

L’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli allarmanti ed è destinato a peggiorare nei prossimi decenni se non agiamo con urgenza. A lanciare l’allarme è l’OCSE, che ne ha stimato l’impatto sanitario ed economico a lungo termine. Nel quadro tracciato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico riecheggia il monito giunto dall’Oms a metà maggio, che scattava la fotografia drammatica della situazione attuale: tassi di inquinamento cresciuti dell’8% a livello globale dal 2011, a rischio il 98% delle persone in aree urbane a basso reddito.

Le stime OCSE allargano l’orizzonte temporale. Da qui ai prossimi 40 anni l’inquinamento atmosferico dovuto a industria, agricoltura e trasporti è destinato a causare in tutto il mondo almeno 9 milioni di morti premature ogni anno. Un fardello anche per le finanze statali tra sanità e welfare, per un esborso globale di 2.600 miliardi di dollari spalmato sullo stesso periodo.

«Il numero di vite falciate dall’inquinamento atmosferico è già terribile e il loro aumento potenziale nei prossimi decenni è terrificante», ha commentato il direttore ambientale dell’OCSE Simon Upton presentando il rapporto durante l’8° Environment for Europe Ministerial Conference a Batumi, in Georgia.

Nel 2015 le stime OCSE parlavano di un costo intorno ai 21 miliardi di dollari: questa cifra è destinata a raddoppiare nei prossimi anni, e continuerà a salire fino a raggiungere l’1% del PIL mondiale nel 2060. In altri termini si parla di 330 dollari pro capite tra giorni di malattia, costi sanitari e rallentamento della produttività. Se questa tendenza non sarà interrotta, a quella data a causa dell’inquinamento morirà prematuramente una persona ogni 4 secondi.

India e Cina sono i paesi che soffriranno di più, ma la piaga non è confinata ai due giganti asiatici (che da soli rappresentano comunque il 35% della popolazione globale). A pagarne le conseguenze saranno anche molti altri paesi in via di sviluppo, nei quali la crescita economica non va di pari passo con la regolamentazione delle emissioni inquinanti.

Tratto da Rinnovabili.it