Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sul sistema respiratorio e cardio-circolatorio sono piuttosto noti, ma stanno emergendo solo di recente i primi collegamenti con altri tipi di patologie, come quelle cerebrali.

Due diversi studi pubblicati di recente sottolineano il legame tra inquinamento dell’aria e malattie gravi o croniche come il morbo di Alzheimer e il Diabete di tipo 2. In particolare, sono state individuate come principali responsabili le polveri sottili o particolato.

Lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, realizzato da un team di ricercatori di diverse università statunitensi, dimostra come il campione di donne anziane, provenienti da tutti gli USA, sia più soggetto a contrarre il morbo di Alzheimer se esposto ad aria inquinata da polveri sottili. Una particolare variante genetica, chiamata APOE-e4, è corresponsabile di un tasso di insorgenza del morbo quattro volte superiore alla media, nelle donne tra i 65 ed i 79 anni esposte ad elevati livelli di inquinamento da polveri sottili per periodi di dieci anni.

Un secondo studio molto recente, della University of Southern California, mostra invece come l’esposizione continuata all’aria inquinata per periodi di almeno 3,5 anni durante l’infanzia, provoca nei bambini latino-americani un importante crollo dell’efficienza delle cellule del pancreas produttrici di insulina, causando un elevato rischio di sviluppare il Diabete di tipo 2. Inoltre, vivere in ambienti con aria inquinata sembra essere collegata allo sviluppo di obesità infantile e giovanile.