La diffusione della cosiddetta febbre da fieno potrebbe raddoppiare nei prossimi anni, colpendo milioni di persona in tutta Europa: uno studio dell’Università dell’East Anglia spiega come, a causa dei cambiamenti climatici, in 35 anni i sintomi dell’allergia alle piante del genere Ambrosia, una tra le principali fonti di allergia da polline, aumenteranno sensibilmente.

A causa dei cambiamenti nelle stagioni, il periodo di fioritura di queste erbe si allungherà e la concentrazione di pollini aumenterà, portando non solo ad un aumento delle persone che soffrono di allergia, da 33 a 77 milioni in Europa entro il 2050, ma anche ad un aggravarsi dei sintomi per un periodo più lungo.

Si tratta del primo studio sulle allergie ai pollini che prende in considerazione le modificazioni ai comportamenti delle piante a seguito dei cambiamenti climatici che, secondo il dott. Iain Lake, capo del team che ha realizzato lo studio, influenzeranno anche le altre piante che producono polline.

Per difendersi dai pollini in casa e negli ambienti di lavoro, la soluzione ideale è installare un impianto di VMC con filtrazione dell’aria in entrata per purificarla dal polline, evitando così di dover aprire le finestre.

Tratto da ScienceDaily