Cos’è:
Il biossido d’azoto è un inquinante tipico dell’aria esterna, originato soprattutto dal traffico veicolare, ma è molto comune anche nell’aria indoor, specialmente in Italia, a causa dell’uso pressoché esclusivo di gas sia per il riscaldamento che per cucinare.

Da dove arriva:
L’esposizione a questo composto può risultare, in assenza di adeguata ventilazione, anche superiore a quella dell’aria esterna.
Le principali fonti sono costituite da radiatori a cherosene, stufe e radiatori a gas privi di scarico e fumo di tabacco. Nelle abitazioni si riscontrano generalmente concentrazioni inferiori a 0,1 mg/m3, tuttavia si possono verificare livelli più elevati (superiori a 0,2 mg/m3), soprattutto durante la cottura di cibi con stufe a gas o durante l’uso di stufe a cherosene.

Cosa fa:
Il biossido di azoto ha un odore pungente e può provocare irritazione oculare, nasale o a carico della gola e tosse. Si possono verificare  alterazioni della funzionalità respiratoria in soggetti sensibili, come bambini, persone asmatiche o affette da bronchite cronica. Una sintomatologia precoce a carico delle prime vie aeree in soggetti con patologia polmonare può manifestarsi a partire da concentrazioni pari a 0,2 mg/m3.

Come difendersi:
I dispositivi a gas devono essere regolarmente controllati.
– Il locale cucina deve essere ben ventilato.
– Quando si cucina usare l’estrattore d’aria con scarico all’esterno.
– Far controllare e pulire regolarmente da personale esperto di sistemi di riscaldamento caldaie, canne fumarie e camini.
– Non fumare negli ambienti chiusi.
– Eseguire o far eseguire periodicamente la manutenzione dei sistemi di ventilazione.

Un sistema di ventilazione meccanica controllata come INGENIUS VMC di Alpac ricambia di continuo l’aria indoor, estraendo il biossido di azoto e gli altri inquinanti e facendo entrare aria pulita e filtrata.

Tratto da: Ministero della Salute