centralina polveri sottili

Il progetto
“Che Aria Tira?” è un progetto di Cittadinanza Attiva e di Citizen Science per costruire una rete di auto-monitoraggio della qualità dell’aria, dove i cittadini, le associazioni, le organizzazioni e le altre istituzioni possono costruirsi una centralina di monitoraggio ambientale e condividere i dati online sulla piattaforma del progetto. Il progetto, nato nel 2016 da un’idea delle Mamme No Inceneritore di Sesto Fiorentino, è stato lanciato con una campagna di crowdfunding di grande successo che in quattro mesi ha superato l’obiettivo prefissato.

Centraline Fai-da-te grazie alle rete
Il FabLab di Firenze si è occupato delle stampe in 3D e della progettazione delle “scatole”, il gruppo Ninux di Firenze si è dedicato allo sviluppo della parte del software legata alla trasmissione dei dati dal sensore alla piattaforma web, la Società per l’Epidemiologia e la Prevenzione Giulio A. Maccacaro ha validato i dati delle centraline campione e delle indagini epidemiologiche. Tutte le conoscenze sono state restituite al territorio attraverso l’organizzazione di laboratori partecipati e la condivisione di tutorial on-line.

Monitoraggio degli inquinanti
I sensori delle centraline permettono di controllare la presenza di due delle componenti nocive che si trovano nell’aria a causa dell’inquinamento, le polveri sottili PM10 e PM 2,5. Alcune delle attività che producono solitamente una forte concentrazione di queste particelle – come traffico, fabbriche, aeroporto, riscaldamento – risultano particolarmente intense nella zona nord di Firenze. Da qui l’auto-organizzazione del territorio, preoccupato per la propria salute.

“In un mondo di segreti e bugie – si legge sul sito – di giochi della politica incomprensibili ai più, abbiamo scelto con forza di adottare una politica dell’Open Source per garantire la trasparenza del nostro operato a disposizione di chiunque voglia aiutarci o anche criticarci perché uno dei punti di forza dell’open-source è proprio quello di esporsi onestamente a meccanismi di verifica dall’esterno”.

Tratto da Italiachecambia.org